Il decalogo anticorruzione va nella giusta direzione

(ANSA) – ROMA, 23 MAR – “Il decalogo del Governo e dell’ Autorita’ nazionale anticorruzione va nella direzione giusta: sia il Papa da Napoli, che don Ciotti da Bologna, nei giorni scorsi hanno ribadito come la corruzione sia l’altra faccia della mafia. Si fa largo nella strategia di contrasto il ruolo di chi, dipendente di uno dei soggetti sottoposti alla normativa, viene a conoscenza di una condotta costruttiva e ne informa chi di dovere. In un Paese nel quale e’ ancora molto diffusa la cultura del ‘fatti i fatti tuoi che campi 100 anni’ in un Paese in cui chi parla e’ spesso giudicato un ‘infame’, le parole sono importanti”. Ad osservarlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, a proposito del decalogo contro gli illeciti anticipato oggi dal quotidiano La Repubblica. “La vittoria sulla corruzione – spiega Mattiello – dipende in gran parte dalla cultura civica che sapremo alimentare. Per questo fa danno chi si riferisce a queste persone usando parole come ‘pentiti’ o ‘gole profonde’, ‘delatori’ etc. Sono semplicemente persone oneste, testimoni di ingiustizie che hanno a cuore il bene comune. Ce ne fossero! Chiamiamoli come si conviene – invita il deputato Pd – e si moltiplicheranno: perche’ anziche’ avvertire un disvalore sociale, ne avvertiranno il valore condiviso”.

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