Estorsioni: errore vietare riprese per Maniaci

L’attenzione pubblica non deve venire meno sui processi di mafia, tanto più sul processo che riguarda il giornalista Pino Maniaci. È incomprensibile la decisione presa ieri dal Tribunale di Palermo di vietare le riprese video e audio nel processo che vede imputato, tra gli altri, Pino Maniaci fondatore della emittente Telejato. Non si comprende come mai per il Presidente della seconda sezione penale, Benedetto Giaimo e per la Pm Dott.ssa Amelia Luise, sia diventato un processo che ‘non ha interesse sociale’. Ce lo ha eccome, per il ruolo addirittura internazionale che per anni ha avuto Telejato nel rappresentare un punto di riferimento nel contrasto sociale alla mafia. L’opinione pubblica deve essere nelle condizioni di capire se l’esperienza di Telejato è stata una truffa amara che ha coperto comportamenti gravi o se, viceversa, è stata una esperienza scomoda e coraggiosa che qualcuno sta cercando di seppellire, esasperando in chiave criminale aspetti senz’altro disdicevoli. Le sentenze sono il punto di arrivo del processo, ma l’esperienza ci insegna quanto sia importante poter seguire passo, passo lo svolgersi del processo. Per questo è meglio che ci sia massima trasparenza su questo dibattimento, come chiede con forza anche l’associazione Rita Atria.

Estorsioni – Mattiello: Pino Maniaci collabori con magistrati

(ANSA) – ROMA, 4 MAG – “Mi aspetto da Telejato completa collaborazione con i magistrati”. Lo afferma il deputato Pd Davide Mattiello, componente della Commissione Antimafia, a proposito della vicenda che vede coinvolto il giornalista antimafia Pino Maniaci, direttore di TeleJato, una piccola tv privata di Partinico (Pa) che ha un vasto pubblico nel corleonese, indagato per favori e mazzette.

Mattiello nei giorni scorsi, quando si era diffusa la notizia che il direttore della tv Telejato era indagato a Palermo per estorsione, aveva ricordato che Maniaci era stato il primo a denunciare pubblicamente la mala gestione della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo.

Non sono ‘bravate’

(ANSA) ROMA, 4 DIC – Nuove intimidazioni ai danni del giornalista di Telejato Pino Maniaci: dopo l’auto bruciata, qualche giorno fa, la notte scorsa sono stati impiccati i suoi cani. A darne notizia e’ il deputato Pd e componente della Commissione parlamentare Antimafia Davide Mattiello, che dice: “non sono bravate. Temo che queste violenze siano collegate alle piu’ recenti richieste giornalistiche di Maiaci che da tempo si concentrano su rapporti poco chiari nella gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia, nel palermitano”. Il giornalista e’ stato recentemente ascoltato in commissione Antimafia nell’ambito dell’inchiesta sui giornalisti minacciati, coordinata dal deputato Claudio Fava, ed e’ entrato nel merito delle sue inchieste giornalistiche, collegate anche al lavoro che la commissione sta portando avanti sulla amministrazione giudiziaria di Italgas.