«Caro Andrea, l’uguaglianza al centro del tuo discorso politico mi convince»: la lettera di Davide Mattiello ~ Andrea Orlando, candidato alla segreteria del Partito Democratico

«Caro Andrea, l’uguaglianza al centro del tuo discorso politico mi convince»: la lettera di Davide Mattiello ~ Andrea Orlando, candidato alla segreteria del Partito Democratico

Basta bullismo in politica

Basta bullismo in politica. Il Mondo oggi è sempre più segnato da leader che fanno i ‘Bulli’ proprio come quelli che ti vengono addosso a testa bassa per vedere se ti scansi. Forse i bulli hanno successo in politica perchè ci sono tante persone impaurite, che vivono nell’incertezza e desiderano che qualcuno cancelli il più in fretta possibile guai e angosce. Peccato che decidere non coincida con risolvere. Anzi spesso la decisione muscolare e repentina aumenta soltanto tensioni e fragilità. E condanna ad alzare progressivamente la dose di violenza, in una spirale difficile da fermare. Noi abbiamo bisogno di leader che coniughino coraggio e mitezza, volontà e ascolto: per questo preferisco Orlando, che ha dimostrato di avere queste qualità

Andrea Orlando Segretario

A Settembre ho fatto la tessera del PD: per la prima volta in vita mia la tessera di un partito.
Perché penso che la nostra generazione debba costruire la Repubblica Europea, per abitare la globalizzazione senza subirla e penso che per questo abbia bisogno di un grande partito social-democratico europeo. Penso che abbia bisogno di ristrutturare l’Italia, semplificandola, cioè rendendo lo Stato una ‘macchina’ più affidabile. Penso che abbia bisogno di una politica col baricentro nell’uguaglianza e la consapevolezza che ancora oggi il principale fattore di diseguaglianza in Italia è l’abbraccio osceno tra mafia e corruzione, clientelismo e cricche, che corrode l’esercizio del potere pubblico, dirottando denari e destini personali. È la rotta che il PD e il Governo presieduto da Renzi con Orlando Ministro, hanno in gran parte tracciato, ma questa rotta oggi rischia di essere travolta e noi dobbiamo impedirlo. Per essere salvaguardata e corretta, il Partito ha bisogno di un segretario diverso: maggiormente determinato a fare pulizia in casa, per rendere il PD un posto migliore, più inclusivo e partecipabile. Rispettoso del pluralismo, avversario dell’arroganza. Ho conosciuto Andrea Orlando in questi anni, l’ho visto lavorare, mi sono sentito ascoltato, ne ho apprezzato il coraggio nel giudizio e la mitezza nel ragionamento. Per questo credo che Andrea Orlando segretario saprà interpretare al meglio questi bisogni e farà bene al PD, all’Italia e all’Europa

Le primarie non possono restare un fatto tra privati: legalizziamole.

(ANSA) ROMA, 9 MAR – “Legalizzare le primarie per alzare il livello di guardia”. E’ quanto chiede il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, intervenendo sulle primarie. “I fatti di Napoli – osserva Mattiello – ripropongono una questione che avevamo evidenziato fin dalla riforma del 416 ter: fino a quando le primarie non saranno previste in legge, resteranno un fatto tra privati e quindi non sara’ possibile tutelarle con gli strumenti del diritto penale. Questo non vuol dire renderle obbligatorie, i partiti sarebbero liberi di usare o non usare questo strumento, ma se decidessero di usarlo, saprebbero di adoperare uno strumento regolato dalla legge e quindi elevato a interesse pubblico. L’affermazione della legalita’ nel nostro Parse passa anche da scelte del genere”, conclude il deputato.

Primarie: elevarle al rango di strumenti elettorali

(ANSA) – ROMA, 16 GEN – “E’ sempre piu’ urgente legalizzare le primarie che sono considerate sul piano giuridico un fatto privato, interno ad un’associazione, il partito, e pertanto sfuggono alla tutela dell’interesse pubblico”. Lo afferma il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle commissioni Giustizia e Antimafia, il quale spiega: “Il voto di scambio tra politica e mafia non e’ contestabile nelle primarie; non costituisce reato. Eppure – osservaMattiello – le ‘ombre’ sulle primarie sembrano diventate ormai una costante. L’ultimo caso quello ligure. Ecco perche’ e’ importante che la riforma della legge elettorale detti anche una disciplina per le primarie: elevandole esplicitamente al rango di strumenti elettorali, rappresentativi di un interesse pubblico. Gli emendamenti in tal senso – conclude l’esponente dem – sono gia’ stati presentati. Lasciare le primarie nel limbo, significa fare un regalo ai corrotti della politica”.