Beni confiscati: non accetto criminalizzazioni da parte dei 5stelle

(ANSA) – ROMA, 28 OTT – “Agitano il solito spettro: cooperative, sindacati e associazioni antimafia sarebbero soltanto un comitato d’affari cui il Pd starebbe consegnando le aziende confiscate. Le mele marce ci sono ovunque, ma non accetto che vengano criminalizzati genericamente lo Stato e la societa’ civile organizzata”. Lo afferma Davide Mattiello (Pd) replicando a quanto affermato da M5s sui beni sequestrati alla mafia. “Fare di tutta l’erba un fascio, non appartiene alla mia cultura ed e’ pericoloso. Chi in questi anni ha provato a risolvere in concreto i problemi legati alla gestione dei beni confiscati sa quanti sacrifici, quanta fatica ci sono voluti e ci vogliano. Soltanto la scorsa settimana una delegazione della Commissione Antimafia, presenti anche i 5 Stelle, e’ stata a Quindici in Campania, per partecipare all’inaugurazione di un maglificio insediato nella villa confiscata ai Graziano. La sera prima dell’inaugurazione il bene e’ stato preso a fucilate. Eppure i soci della cooperativa hanno ribadito il loro impegno e la loro determinazione. Cos’e’ una cosa cosi’? Per i 5 stelle un inciucio? Si direbbe di si, visto che hanno proposto un emendamento per impedire a situazioni del genere di accedere al Fondo di Garanzia”, prosegue la nota. Mattielloreplica a M5s anche su Invitalia: “sono state dette cose gravi e false e credo che la societa’ fara’ valere le proprie ragioni, nei modi che riterra’ opportuni. Io ribadisco che gestione e destinazione delle aziende sequestrate restano sotto la responsabilita’ del Tribunale e dell’Agenzia, che i dipendenti di Invitalia saranno iscritti nell’albo degli amministratori soltanto se avranno le caratteristiche previste dalla legge. Che questa e’ una possibilita’, non un percorso obbligato, messa nelle mani del Tribunale, che riguardera’ una piccola percentuale di aziende e che rappresentera’ un risparmio per le casse pubbliche”

Dal M5s attacchi diffamatori

Gli attacchi diffamatori dei 5S contro di me non hanno nulla a che fare con lo scontro politico: sono ‘spazzatura’, rientrano nella categoria ‘metodi mafiosi’“. Cosi’ Davide Mattiello, relatore alla Camera della riforma del voto di scambio replica alle note dei senatori grillini che chiedono le sue dimissioni. "In questo travagliato iter della riscrittura del 416/ter ho cercato sempre di fare salvi alcuni punti: l’introduzione di ‘altre utilita” e la consumazione del reato nel momento dell’accordo tra le parti. Cercando altresi’ di evitare rischi di incostituzionalita’ del testo. Mi sarei dimesso da relatore di maggioranza se l’iter fosse stato interrotto o nuovamente rinviato alla Camera. Do atto al Governo e alla maggioranza di essersi impegnati a fondo per rispettare l’obiettivo di approvare definitivamente la norma entro l’inizio di questa campagna elettorale. Si tratta di una legge ragionevole, ancorche’ perfettibile. Questa e’ la verita’ che tutte le associazioni, e perfino i grillini impegnati ora nella loro demagogica campagna elettorale, sanno bene.

416 ter: il m5s ha perso la bussola…

L’ostruzionismo del M5S al ddl che riforma l’articolo 416 ter del codice penale, di fatto, e’ un favore alla mafia e ai politici corrotti. I grillini su questo tema hanno davvero perso la bussola in cambio di un po’ di propaganda". Lo afferma il deputato dem Davide Mattiello, relatore alla Camera del provvedimento il quale ricorda che “grazie a un emendamento che abbiamo approvato all’unanimita’ alla Camera, il testo non prevede la vacatio legis, cioe’ entrera’ in vigore subito dopo l’approvazione definitiva del testo e non nei successivi 15 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”. “Si tratta di un punto importante – aggiunge – stante l’imminente campagna elettorale per le Europee e per gli Enti locali. Allora chi aiuta i mafiosi e i politici corrotti? Chi accelera, come noi, il via libera ad una norma giudicata ‘perfetta’ dal procuratore Antimafia Franco Roberti e ‘equilibrata’ dal neo presidente dell’Authority anticorruzione Raffaele Cantone, o chi sta facendo di tutto per rinviarla?

Ancora confusione sul 416 ter da parte del m5s

Avevamo gia’ spiegato che il Movimento 5 Stelle in merito alla riforma del voto di scambio ha preso una sonora ‘cantonata’, scegliendo di votare contro una norma avanzata e condivisa da chi la mafia la combatte in prima linea. L’ultima accusa sarebbe quella di aver scontato le pene anche al mafioso. E’ vero il contrario: il nuovo 416 ter prevede, come assoluta novita’ il comma 2, che colpisce come ‘reato fine’ il comportamento del mafioso che si accorda col politico. La pena prevista (4-10 anni) si va ad accumulare alla pena comminata al mafioso, in quanto mafioso, e resta di 7-12 anni, secondo il dettato del 416 bis.

Da m5s ‘cantonata’ sul 416 ter

(ANSA) – ROMA, 7 APR – “In merito alla riforma del voto di scambio approvata dalla Camera, si puo’ ben dire che Beppe Grillo e tutto il Movimento 5 Stelle hanno preso una vera e propria ‘cantonata”’ cosi’ Davide Mattiello, deputato Pd e relatore del provvedimento alla Camera. “Il loro voto contrario e la propaganda che continuano a fare dal sito non hanno alcun fondamento. La loro maggiore responsabilita’ sta nel non riconoscere che le modifiche sono state proposte dalla magistratura e dalla dottrina per evitare rischi di incostituzionalita’ che avrebbero minato il funzionamento della norma. Correggerla per evitare questi rischi, pur sapendo di dover subire il fuoco delle polemiche – prosegue – e’ stato un atto di coraggio politico da parte di tutti noi che abbiamo voluto e lavorato per scrivere una norma non soltanto buona come slogan ma davvero efficace. Adesso il Senato, che ha contribuito in modo significativo al miglioramento della norma, chiuda la partita votando entro la settimana la legge (che entrera’ in vigore appena pubblicata in G.U: grazie ad un nostro emendamento”. 

Il 17 Gennaio (!) ho depositato l’emendamento abrogativo del com 4 art 4 (liberazione anticipata speciale anche per i condannati per mafia). Emendamento che è stato condiviso dalla Presidente della Commissione Giustizia Ferranti, dalla Presidente della Commissione Antimafia Bindi. L’emendamento è stato votato in Commissione e quindi il comma è stato abrogato. Credo che questo sia il modo con cui i parlamentari debbano fare il proprio lavoro. Mi stupisce questo attacco aggressivo e falso. Tanto falso, Laura, che proprio nei giorni successivi al 17 gennaio, avendo tu stessa saputo che avevo depositato l’emendamento mi hai scritto (su fb!) facciamo insieme questa battaglia. Perché dunque? Non credo che con violenza e falsità costruirete una democrazia migliore