Don Pino Puglisi: un’alternativa credibile

Mi piace ricordarlo con questa immagine don Pino Puglisi assassinato da Cosa Nostra il 15 Settembre del 1993. In questa foto c’è il “perchè” più immediato della sua esecuzione: era pericoloso per la mafia perchè rappresentava una alternativa credibile, concreta, al modo mafioso di stare al Mondo per i ragazzi di Palermo. Se le mafie non fossero anche “cultura” sarebbero soltanto bande di criminali da anni sconfitte, invece no, perchè “mafia” in Italia è ancora un certo modo, spesso di moda, di vivere le relazioni di potere: dentro la propria famiglia (Maria Paola), tra bande, contro i “diversi” ed i più deboli (Willy), in politica, in economia. Ecco perchè la mafia teme la scuola, quando è libera e funziona, quando è più attrattiva della strada. Ecco perchè la mafia teme la politica quando non è fatta da persone che inseguono la pancia della maggioranza, ma si sforzano di battersi per ciò che credono giusto, costi quello che costi. Ecco perchè ha temuto la Chiesa, che nella Valle dei templi di Agrigento, per bocca di Papa Giovanni Paolo II aveva denunciato la radicale incompatibilità tra mafia e Vangelo e credo tema quella di Papa Francesco che arriva a definire “saccheggio” il modo di accumulazione capitalistico del Nord contro il Sud del Mondo. Oggi non è il 1993, quando la violenza abbondava spudorata nel convulso sforzo di ri-organizzare il Mondo anche dentro i nostri confini. Oggi sono più sofisticati i metodi per neutralizzare chi si oppone al modo mafioso di stare al Mondo, anche se hanno almeno una radice in comune: l’isolamento.

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