Festa della Repubblica: ottima occasione per sbloccare un certo trattato..

La Festa della Repubblica è una ottima occasione per sbloccare il Trattato di cooperazione giudiziaria con gli Emirati Arabi. Col 2 giugno del 1946 gli Italiani hanno deciso che l’unico sovrano è il popolo e che la sovranità si realizza attraverso la legge davanti alla quale tutti sono uguali. Cioè: nessuna appartenenza a questa o quella ‘tribù’ può giustificare un vantaggio sugli altri. Tanto meno l’appartenenza alla ‘tribù’ dei corrotti e dei mafiosi. Le latitanze spudorate che alcuni delinquenti italiani, a cominciare da Amedeo Matacena, stanno godendosi negli Emirati Arabi grazie alla mancanza di un trattato di cooperazione giudiziaria che consenta le estradizioni, è purtroppo una insopportabile contraddizione del principio fondativo della Repubblica. Il messaggio che rischia di passare è infatti che quelli che appartengono a certe ‘tribù’ riescono a farla franca. Un messaggio devastante perché esiste un evidente nesso culturale tra queste situazioni clamorose e la diffusa illegalità che segna il nostro Paese, penso alle ultime audizioni in ordine di tempo fatte come Commissione Antimafia dei Prefetti di Latina, Trapani, Reggio Calabria, Napoli. L’impressione è quella di un tessuto sociale sempre più insofferente al principio di legalità, influenzato negativamente dal cattivo esempio che spesso arriva proprio da chi ha responsabilità istituzionali. L’Italia sarà una Repubblica migliore se porremo fine a queste latitanze.

Riforma codice antimafia: ottimo lavoro del Senato

La Commissione Giustizia del Senato ha lavorato bene: l’impianto della riforma confermato e migliorato. Gli emendamenti approvati dalla Commissione Giustizia del Senato sono stati concordati con la maggioranza alla Camera e questo credo che consentirà, dopo il voto dell’Aula del Senato, una veloce ultima lettura alla Camera. Ha prevalso in tutti il senso di responsabilità che ha consentito di mediare su alcune proposte avanzate in Senato che avrebbero modificato profondamente il testo approvato alla Camera. Invece con la mediazione raggiunta si potenziano ulteriormente gli strumenti dedicati in particolare alla gestione delle aziende in fase di sequestro, allargando la platea di soggetti qualificati a cui il giudice delegato potrà rivolgersi per amministrare le aziende, scongiurando il rischio che falliscano. Auspico che questo medesimo senso di responsabilità ci guidi fino alla approvazione definitiva del testo