Testimoni di giustizia: la scorta a Cutrò non sarà tagliata

Sono destituite di ogni fondamento le notizie che trattano il taglio della scorta ad Ignazio Cutrò: ce lo ha confermato il vice ministro Bubbico, da me sollecitato su questo punto nell’ambito della audizione che si è appena conclusa in V Comitato della Commissione Antimafia. Anzi, è stata ribadita l’importanza del ruolo pubblico assunto negli anni da Ignazio Cutró: ne’ lui, ne’ la sua famiglia sono o saranno abbandonati dallo Stato. Col vice ministro abbiamo fatto il punto sullo stato di attuazione delle norme che riguardano l’assunzione nella PA dei Testimoni di Giustizia: per ora sono una decina quelli assunti con le norme nazionali e una trentina quelli assunti con le norme siciliane. Abbiamo condiviso la necessità di alcune modifiche che risolvano il problema della assunzione anche in sovrannumero, oggi possibile soltanto per la normativa siciliana, e il problema della trasferibilità del diritto in capo a qualche famigliare: le modifiche si potranno fare o intervenendo al Senato sul Codice Atimafia, o alla Camera sulla 3500, che riforma tutto il sistema tutorio dei Testimoni di Giustizia. È un lavoro complesso e delicato ma mi pare ci siano tutte le condizioni per fare bene e con la più ampia condivisione tra forse politiche sia di maggioranza che di opposizione’

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