Caporalato: importante lavoro su agropontino

(ANSA) – ROMA, 25 MAG – “Nelle ultime settimane abbiamo ascoltato in Commissione Antimafia sia il Prefetto, sia il Questore di Latina, ad entrambi ho posto la questione delle condizioni dei braccianti agricoli nelle campagne pontine, in particolare della comunita’ Sikh, ed entrambi hanno risposto rassicurando la Commissione”: a sottolinearlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente della Commissione Antimafia. “Dal loro punto di vista – spiega – ci sono soltanto gravi irregolarita’ sul piano giuslavoristico, cioe’ orari di lavoro molto piu’ lunghi di quelli dichiarati, paghe da fame, condizioni di lavoro inadeguate, sistemazioni abitative fatiscenti, ma nessuna violenza fisica, sessuale o psicologica che faccia pensare alla riduzione in schiavitu’, che faccia pensare ad una organizzazione criminale, composta da italiani e non, dedita allo sfruttamento di queste persone. Impossibile insomma pensare di applicare il 416 bis, come noi abbiamo suggerito piu’ volte, ispirandoci al lavoro fatto dal Procuratore Pignatone a Roma per Mafia Capitale”. E tuttavia, “da quanto e’ dato sapere degli esiti della ispezione di ieri mattina, ci sono eccome elementi che fanno pensare ad una organizzazione che per ottenere un indebito vantaggio dall’impiego di manodopera nella campagna, si sia avvalsa della forza intimidatorie del vincolo associativo e abbia prodotto quella condizione di assoggettamento, cioe’ paura, che ieri gli investigatori pare abbiano respirato e documentato. Finisco col manifestare – conclude il deputato – vicinanza e sostegno alla senatrice Fabbri per come sta conducendo l’inchiesta”

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