“La Commissione Centrale del Ministero dell’Interno sarà audita domani mattina dal V Comitato della Commissione Antimafia nell’ambito dell’inchiesta sulle condizioni di vita dei Testimoni di Giustizia, cioè quei cittadini offesi da reati o informati di reati che decidono di denunciare per contribuire a fare giustizia. Attualmente quelli sottoposti allo speciale programma di protezione sono circa 80: sono un tesoro per la nostra Repubblica, troppo spesso segnata dalla cultura dell’arrangiarsi e dell’indifferenza. La vita di queste persone è affidata allo Stato non soltanto sul piano della sicurezza, ma anche su quello dell’assistenza economica: frequentemente la scelta di testimoniare impone un radicale cambiamento di vita, anche di lasciare la casa, il lavoro e la rete sociale di riferimento. La normativa italiana è tra le più avanzate al mondo e il Servizio Centrale di Protezione e la Commissione Centrale sono strutture altamente qualificate e animate da dedizione e professionalità altissime, tuttavia esistono situazioni di sofferenza che dovremo analizzare durante l’audizione, per capire cosa si possa migliorare sia sul piano giuridico, sia sul piano delle prassi applicative. L’audizione di domani servirà anche a raccogliere il parere della Commissione Centrale sull’attesissimo decreto attuativo, che renderà operativa la recente previsione normativa sulla assunzione dei Testimoni nella Pubblica Amministrazione”. Lo rende noto DavideMattiello, coordinatore del V Comitato della Commissione Antimafia. 

I fuochi d’artificio per Don Cannizzaro e Crucitti hanno lo stesso sapore dell’inchino della Madonna ad Oppido Mamertino

(TMNews) – ‘I fuochi d’artificio per Don Cannizzaro e Crucitti hanno lo stesso sapore dell’inchino della Madonna ad Oppido Mamertino. La sentenza che ieri ha scatenato tanto entusiasmo non ha assolto Don Cannizzaro ma lo ha prosciolto perché è intervenuta la prescrizione. E la stessa sentenza ha condannato Crucitti a 4 anni: non è stato messo in carcere, ma soltanto perché si attende che la Cassazione si pronunci su un’altra condanna a 6 anni di reclusione. Che cosa c’è da festeggiare, allora?“. Lo ha dichiarato Davide Mattiello, componente Pd della commissione parlamentare Antimafia "La nostra vicinanza dobbiamo testimoniarla a chi ha sostenuto il peso di denunce difficili, che ha pagato con attentati e isolamento e che oggi è ancora più a rischio. Auspico – ha detto ancora il commissario antimafia Pd- che la Dda di Reggio Calabria e la commissione centrale prendano tempestivamente i provvedimenti più opportuni per assicurare protezione a chi oggi si trova più esposto”. E “auspico che il Governo faccia quel che deve per portare al più presto la Calabria a nuove elezioni regionali, con la speranza che possano essere un’occasione di rigenerazione profonda del rapporto tra Istituzioni e cittadini. La Calabria è il cuore dell’Italia”

‘Per le Forze dell’Ordine non serve l’impunità, ma democrazia e mezzi adeguati. Piena sintonia con il SILP-CGIL, oggi a Ferrara per discutere a partire dal tema ‘Quale idea di giustizia e quale modello di sicurezza’. Ha partecipato con noi anche Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldovrandi. Apprezzamento da parte del SILP-CGIL del lavoro che stiamo facendo in Parlamento su reato di Tortura e reato di Depistaggio, che serviranno anche a sanzionare i comportamenti più odiosi dei pubblici ufficiali. Ma accanto a queste nuove norme serve mettere mano alla riforma complessiva delle forze dell’ordine, privilegiando un modello unificato ad ordinamento civile e non militare. Le Forze di Polizia devono avere capacità investigativa e capacità di comprensione del sociale, per lavorare sulla prevenzione prima ancora che sulla repressione. Devono per questo essere ben equipaggiate e meglio formate. Tutte cose che nulla hanno a che fare con l’impunità, difronte a condotte violente ai limiti dell’omicidio: lo Stato dimostra la propria riconoscenza nei confronti di chi opera nelle Forze di Polizia, non coprendo chi sbaglia, ma promuovendo le migliori condizioni di lavoro per tutti’

(DIRE) Roma, 11 lug. – “E stato costituito in Commissione Antimafia il tredicesimo Comitato dedicato a mafia, tratta degli esseri umani e sfruttamento dell’immigrazione. Ringrazio la presidente Bindi per la sensibilita’ dimostrata perche’ questa decisione l’avevamo fortemente auspicata all’indomani della nostra visita a Latina quando incontrammo la comunita’ Sikh”. Lo ha detto Davide Mattiello, deputato Pd in commissione Antimafia.

ROMA (ITALPRESS) – “I sequestri dei patrimoni mafiosi funzionano, le destinazioni no: uno spreco inaccettabile. La Dia, cui va il nostro plauso, soltanto dall’inizio di questo anno ha proposto e ottenuto sequestri per un valore di oltre 2 miliardi di euro, un dato impressionante che da’ la misura delle ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro Paese, ma anche dell’efficacia del lavoro di aggressione a questi stessi patrimoni illeciti da parte delle FFOO e della magistratura. L’altra faccia della medaglia e’ il cattivo funzionamento della Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati, che dovrebbe destinare i beni confiscati definitivamente, dando priorita’ al loro utilizzo sociale, come previsto dalla 109 del ‘96”. Lo afferma il deputato Pd Davide Mattiello, componente commissione parlamentare Antimafia. “Il Parlamento puo’ fare la propria parte accelerando l’iter della proposta di legge 1138 che punta a rafforzare gli strumenti a sostegno delle aziende confiscate e che potrebbe contenere norme per il potenziamento dell’Agenzia Nazionale – aggiunge -. Ma intanto ci aspettiamo un cambio di passo dal nuovo direttore dell’Agenzia, Prefetto Postiglione, ieri sentito nuovamente dalla Commissione Antimafia. Al Prefetto assicuriamo il massimo dell’attenzione”. (ITALPRESS)