“Oggi abbiamo appreso dell’imminente costituzione della commissione centrale presso il ministero dell’Interno. Il prefetto Cirillo, vicecapo della Polizia, nella sua audizione in commissione Antimafia ci ha dato rassicurazioni in tal senso. Ci auguriamo che oltre al conforto, arrivino i fatti: il destino di oltre 5800 persone dipende dal funzionamento della commissione Centrale”. Lo afferma Davide Mattiello, deputato del Pd componente della commissione bicamerale Antimafia. “Inoltre, abbiamo registrato piena sintonia con il prefetto Cirillo sull’importanza di dare attuazione alle nuove norme in materia di inserimento lavorativo dei testimoni di giustizia, anche facendo riferimento alle imprese private – aggiunge -. Attualmente, infatti, le risorse economiche sono complessivamente inadeguate ed e’ difficile pensare che bastino in particolare per fare fronte alla assunzione nella pubblica amministrazione. Riteniamo quindi che servira’ uno grande sforzo da parte di tutti i soggetti coinvolti”. (ITALPRESS)

Cecconi: “Dopo il voto del Senato anche alla Camera dei Deputati è stato dato il via libera alla conversione in legge sulla chiusura degli OPG.

Ribadiamo la nostra soddisfazione per una legge che, pur non sciogliendo i nodi  giuridici che sostengono l’Opg ha certamente migliorato l’attuale normativa.

La nuova legge stabilisce che di norma devono essere adottate dai magistrati misure alternative all’internamento in Opg e che la pericolosità sociale non può essere dichiarata, o confermata, solo perché la persona è emarginata, priva di sostegni economici o non è stata presa in carico dai servizi sociosanitari. E ancora la nuova legge pone limiti precisi alle proroghe della misura di sicurezza (all’origine dei troppi “ergastoli bianchi”) e stabilendo che non può essere superiore alla durata della pena per quel reato. Infine, obbliga le regioni a presentare entro 45 giorni i progetti terapeutico riabilitativi individuali per le internate e gli internati, per consentire le loro dimissioni attraverso la presa in carico da parte dei servizi socio sanitari.

Ora quindi è responsabilità delle regioni andare oltre i progetti sulle REMS (i mini Opg regionali) per renderle quantomeno residuali, utilizzando i finanziamenti per potenziare i servizi delle Asl.

La legge va applicata bene, per scongiurare ulteriori proroghe, fuori da logiche manicomiali e difensive. Perciò si deve mettere al centro la persona: con una presa in carico globale da parte dei servizi pubblici, all’interno di una collaborazione e integrazione tra i Dipartimenti di Salute Mentale, I Servizi per le Dipendenze, i Servizi Sociali ecc, – che devono occuparsi di cura e non di custodia – e vanno attivate relazioni stabili con la Magistratura, per offrire Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali appropriati.

Così il faticoso processo del superamento degli OPG può rientrare nei binari della legge 180, che chiudendo i manicomi restituì dignità, diritti e speranze a tante persone. E ha reso migliore l’Italia”.

 

Dirindin: “La sostanza è che è stato fatto dal Senato e anche dalla Camera un lavoro enorme di audizioni, approfondimenti e confronti con le regioni, con tutti gli operatori, affinché fossero messi a punto interventi per compiere degli importantissimi passi avanti.

Non è solo una prororga, e non sarà facile scardinare un meccanismo che ha più di 30 anni, ma non si può continuare solo a rinviare.

Posso assicurare che noi della Commissione Sanità del Senato abbiamo preso l’impegno preciso di monitorare la situazione affinché gli accordi presi abbiano attuazione”.

(9Colonne) Roma, 28 mag – La “Medaglia d’oro al Valor Civile” da parte del Presidente della Repubblica al Dott. Calogero Germanà . E’ quanto chiede il deputato Pd Davide Mattiello in un’interrogazione, firmata anche da Pippo Civati, Paolo Gandolfi, Giuseppe Guerini, Luca Pastorino, Lucrezia Ricchiuti, Veronica Tentori, inviata al ministro dell’Interno dove i deputati sollecitano Angelino Alfano a farsi portatore della loro proposta. L’interrogazione ripercorre i passaggi della carriera di Calogero Germanà: dirigente DIGOS alla Questura di Enna, direttore Squadra Mobile di Agrigento, commissario a Mazara del Vallo, responsabile della Squadra Mobile di Trapani, poi trasferito alla Criminalpol di Catania, quale dirigente della Sez. distaccata con sede in Caltagirone, in missione al CIC di Palermo per attività antimafia, di nuovo al Commissariato di Mazara del Vallo. Fino all’attentato del ‘92, voluto da Totò Riina, dove, ferito lievemente alla testa, si salvò miracolosamente. E ancora: responsabile della Criminalpol di Bologna, direttore dell’Ufficio Polizia di frontiera e del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di quel centro, Capo del II Reparto della Direzione Investigativa Antimafia, in Roma. Diresse poi operazioni di polizia giudiziaria in collaborazione con l’FBI ed ebbe un ruolo importante nella lotta contro la banda della “Uno bianca” e nel drammatico caso del sequestro Soffiantini nel 1997. “Proprio in virtù degli incontestabili meriti professionali e dell’ enorme stima per la figura e il lavoro di Germanà – ha dichiarato Mattiello – e in considerazione che la legge n.13, gennaio 1958 prevede che "Le ricompense al valor civile sono istituite per premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e per segnalarne gli autori come degni di pubblico onore” chiediamo al ministro Alfano di farsi portatore della proposta di conferimento della “Medaglia d’oro al Valor Civile” da parte del Presidente della Repubblica al del Dott. Calogero Germanà’, indelebilmente segnato dal terribile attentato del settembre 1992"

Antimafia: Mattiello, Alfano dia deleghe a viceministro, altrimenti non puo’ partire comm. centrale su testimoni giustizia (ANSA) – ROMA, 27 MAG – “Il ministro Alfano dia la delega al vice ministro Bubbico in merito alla pubblica sicurezza che gli permetterebbe di presiedere la Commissione centrale dalle cui operativita’ dipendono importanti decisioni. In alternativa, il ministro spieghi le intenzioni che ha”. Lo ha detto Davide Mattiello, deputato Pd componente della commissione bicamerale antimafia. “La Commissione centrale – prosegue Mattiello – e’ l’organo dal quale dipende il destino dei collaboratori di giustizia e dei collaboratori e non puo’ deliberare se non e’ presieduta da un sottosegretario a cio’ delegato dal ministro dell’Interno. Normalmente ad avere questo incarico e’ il sottosegretario con delega alla pubblica sicurezza. Nel passaggio dal governo Letta a quello Renzi i responsabili dell’Interno sono rimasti gli stessi, eppure il vice ministro Bubbico non ha piu’ la delega relativa alla pubblica sicurezza e, conseguentemente, non puo’ a presiedere la Commissione centrale. Davvero non se ne capisce il motivo di questo ritardo gravissimo: troppe vite sono appese a questa decisione. Il ministro Alfano prenda una decisione o spieghi quale e’ il problema. Da settimane abbiamo avviato le audizioni dei testimoni di giustizia in commissione Antimafia e tante sono le questioni da affrontare e risolvere”. (ANSA)

Mattiello (Pd), grazie alle mamme della scuola Pisacane che hanno cacciato Borghezio! (ilVelino/AGV NEWS) Roma, 23 MAG – “Oggi Borghezio si e’ presentato davanti alla scuola Pisacane di Roma ma e’ stato cacciato dalle mamme. Conosco bene quella scuola: e’ tra quelle con la piu’ alta percentuale di alunni e alunne di origine non italiana. E’ una scuola nella quale si alimenta il rispetto per le differenze, promuovendo la conoscenza delle tante culture di provenienza. La Scuola Piasacane e’ un esempio di educazione civica permanente. Di piu’: e’ un esempio di educazione alla legalita’, perche’ aiutare i bambini a non avere paura di chi e’ diverso, e’ l’investimento piu’ importante per allontanare la violenza, il richiamo tribale del clan in cui chiudersi. Quello di Borghezio e’ stato un attentato alla convivialita’ e alla costruzione di giustizia sociale. Attentato sventato dalle mamme, che meritano un premio: il Presidente della Repubblica potrebbe conferire alla scuola una medaglia al valor civile!”. Cosi’ Davide Mattiello, deputato del Partito democratico.

(9Colonne) Roma, 21 mag – “Ho incontrato oggi il sottosegretario all’Istruzione, Roberto Reggi, in merito al nodo ancora aperto per destinare all’edilizia scolastica una quota dell’8×1000 versata allo Stato, possibilità che quest’anno hanno i cittadini grazie alla campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Fondazione Benvenuti in Italia dopo la morte a scuola di Vito Scafidi. Per entrare in funzione questa riforma ha bisogno ancora di un intervento sul testo del DPR 76/98 che deve essere allineato con le nuove previsioni di legge. Reggi ha assicurato l’impegno suo e del Governo. La porzione di 8×1000 ricavata andrebbe così ad aggiungersi al complesso degli interventi strutturali per la scuola previsti dal Governo che supereranno i 4 miliardi di euro nei prossimi 3 anni”.